12 novembre 2007

Raggiungere il polo universitario in bici è una roulette russa

APPELLO PRESSANTE ALLA PROVINCIA
RAGGIUNGERE IL POLO UNIVERSITARIO IN BICI È UNA ROULETTE RUSSA

Buongiorno, sono una ricercatrice milanese che lavora da settembre presso il Parco Tecnologico Padano.



Tutti i giorni arrivo da Milano a Lodi con il treno, poi inforco la mia bicicletta e pedalo verso il Polo universitario.

Tutto va bene, anzi ottimamente, finché mi muovo in città; purtroppo, però, ad un certo punto la mia strada incontra lo svincolo della tangenziale, da cui escono a velocità elevata camion e auto diretti a Lodi vecchio.
Proprio in questo tratto dove ce ne sarebbe più bisogno non esiste pista ciclabile; la ciclabile invece riprende "dal nulla" poco più avanti.

Il problema è ancora più grave, se possibile, al ritorno: infatti la sera (cioè, in questa stagione dalle cinque pomeridiane in avanti) la strada è poco e male illuminata; come se non bastasse, il povero ciclista ad un certo punto è costretto pure a spostarsi verso il centro della carreggiata per poter svoltare a sinistra ed entrare in città, mettendo così a rischio la propria incolumità.

Tutte le sere mi sembra di giocare alla "roulette russa"!! Anche perchè è noto che i fari delle biciclette funzionano solo quando il ciclista sta pedalando; poiché quando si sta al centro della carreggiata in attesa di svoltare a sinistra non si pedala, si è completamente al buio.
Vi invito a fare un sopralluogo sul posto per rendersi conto di persona della situazione.
Non credo che l' investimento economico per realizzare questo breve raccordo fra la pista ciclabile cittadina e quella che si snoda intorno al Polo universitario sia ingente: basterebbe asfaltare il sentiero in terra che si trova a lato della strada per trasformarlo in una pista ciclabile bidirezionale; credo che il tratto sia lungo solo poche centinaia di metri.

Credo infine di farmi portavoce di tutti i miei colleghi e gli studenti (sempre più numerosi) che frequentano giornalmente il Polo Universitario.

Cordiali Saluti,
Dott.ssa Bianca Castiglioni
Leggi anche la lettera inviata al Cittadino

Giriamo questo appello alla Provincia.

26 ottobre 2007

Progetto di legge sulla mobilità ciclistica

Proposta di Legge Nuovi interventi per lo sviluppo della mobilità ciclistica

Il 26 ottobre 2007 in occasione del Forum delle Province in bici in preparazione della Conferenza nazionale della bicicletta che si terrà a Novembre a Milano è stata presentata dalla Provincia di Lodi nella figura dell'Assessore Piero Luigi Bianchi la Proposta di Legge sulla mobilità ciclistica.

La Proposta di Legge "Nuovi interventi per lo sviluppo della mobilità ciclistica" è nata a margine del convegno del 31 marzo 2007 "A ruota libera - verso una rete ciclabile nazionale" e verrà presentata e discussa in seno alla Prima Conferenza Nazionale della Bicicletta il 10 novembre a Milano.
Per inviare commenti o contributi è possibile utilizzare il Blog di Ciclodi-FIAB o inviarli a Claudio Pedroni (claudio.pedroni @ tuttinbici.org). I commenti saranno raccolti e presentati in occasione della Conferenza Nazionale della Bicicletta.

Hanno partecipato ai lavori, tra gli altri, Albano Marcarini, Presidente di Comodo (Confederazione Mobilità Dolce), Pietro Mezzi, Assessore alla Politica del territorio parchio e mobilità ciclistica della Provincia di Milano, Fabio Lopez Nunes, Direttore del Settore Parchi e Mobilità ciclabile della Provincia di Milano, Claudio Linzola, estensore giuridico del PdL, Augusto Castagna, Coordinatore Associazione Italiana Città Ciclabili, Antonio Dalla Venezia, Presidente FIAB, Giuseppina Spagnolello, Presidente Ciclodi-FIAB, Edoardo Galatola, Responsabile Sicurezza FIAB, Stefano Caserini, Ciclodi-FIAB.

22 ottobre 2007

Sorprese autunnali

Capita a volte, la domenica mattina, di fare due passi in centro. Capita di incontrare auto parcheggiate in (presunta) zona a traffico limitato in lunghe code di finti disabili rimasti improvvisamente senza pane o senza golfino di cashmere. Ieri invece a me, Stefano ed Edoardo è capitato di incontrare la bici della foto: roba che ti cambia l'umore della giornata. Noi lodigiani ci accontentiamo di poco (per ora).

02 ottobre 2007

Dal Cittadino di oggi

Inciampa e cade sulla pista ciclabile del Passeggio
Una donna anziana, residente in città, è caduta ieri all’inizio della pista ciclabile di viale IV Novembre, inciampando probabilmente sulle sconnessioni dell’asfalto in quel punto. Sul posto è arrivata un’ambulanza, che ha soccorso la donna. Le sue condizioni non erano comunque gravi. L’incidente si è verificato all’incrocio fra piazzale Medaglie d’Oro e viale IV Novembre, in direzione di via Paolo Gorini. Per capire cosa fosse successo sono arrivate sul posto anche un’auto della polizia e una dei vigili urbani.

la domanda è: che cosa ci faceva la donna sulla pista ciclabile?

21 settembre 2007

Progettazione partecipata del percorso ciclabile fra S. Grato ed il Centro città

In data 18/09/07 si è svolto il primo incontro di progettazione partecipata del percorso ciclabile fra S. Grato ed il Centro città.

Il Comune di Lodi ha infatti inteso avviare la progettazione partecipata di un percorso ciclabile per collegare i quartieri di Torretta e S. Grato al centro, dopo i buoni risultati ottenuti con l'analoga iniziativa per Via San Bassiano. L'itinerario interesserà Viale Milano e Via del Pulignano, e collegherà in sicurezza anche il centro della città alle piste ciclabili extraurbane provinciali per Montanaso e Zelo Buon Persico.

L'incontro è stato introdotto dall'assessore comunale per la mobilità sostenibile Simone Uggetti, dai referenti dell'Ufficio mobilità ciclistica Stefano Caserini ed Enrichetta Negri e dal presidente del Consiglio di zona Porta Regale Stefano Cassani. Successivamente il tecnico incaricato Lorenzo Giorgio ha presentato i primi elementi dello studio che ha condotto sui due assi paralleli di Via Milano e del percorso interno San Grato-Torretta-Via Pulignano.

Numerosi sono stati gli interventi e gli spunti.

Si propone di utilizzare il Blog di Ciclodi per raccogliere proposte, osservazioni e spunti di discussione.

Prossimo incontro in programma 16 ottobre 2007 ore 21.00 - coop. Il Mosaico - Via Agostino da Lodi, 9 - 26900 Lodi - LO

05 luglio 2007

"Ciclabili, tutto sbagliato, tutto da rifare"

In data odierna e' uscito un articolo contraddittorio sulla situazione delle ciclabili: costruttivo nel testo, distruttivo nel titolo. Leggi l'articolo del Cittadino

Di seguito la lettera da me inviata al Direttore del Cittadino che ho contattato telefonicamente.

Gentile Direttore, ho letto con attenzione l'articolo pubblicato in data odierna sulla situazione delle ciclabili in città.

Devo dire che ho apprezzato sia l'attenzione al problema, che l'approfondimento, ma soprattutto il fatto che che l'argomento sia stato visto "dall'interno", cioe' da un giornalista che utilizzava il mezzo che noi promuoviamo e che quindi riesce a condividere i nostri valori.

Per questo motivo sono rimasto sorpreso dalla titolazione dell'articolo. So che il titolo spesso ha scopi e motivazioni diverse, ma in questo caso e, devo dire anche in qualche altra situazione, l'ho trovato dissonante dal resto della pagina e dai suoi contenuti. Sicuramente non ci riconosciamo in un politica del tanto meglio tanto peggio e riteniamo ingiusto non riconoscere l'impegno profuso dall'amministrazione. Che questo impegno spesso non sia sufficiente siamo i primi a riconoscerlo, arrabbiandoci quando vediamo errori facilmente evitabili, ma credo che questo fosse esattamente lo spirito dell'articolo: rivisitare quanto realizzato (e quanto non realizzato) per migliorare ulteriormente la quota di cilabilita' del nostro territorio e la sicurezza degli spostamenti (di tutti!).

E' anche il motivo per cui ci siamo dichiarati contenti della ciclabile di via San Bassiano. Certamente migliorabile, ma ragionata, efficace, molto utilizzata e comunque attenta alle esigenze di tutti.

La ringrazio comunque dell'attenzione e dello spazio che vorrà riservare alle tematiche a noi care, ovvero la qualità della vita in città, la sicurezza degli spostamenti e la riduzione dell'inquinamento, senza dimenticare il turismo in bicicletta che è e continua ad essere un valore aggiunto del nostro territorio.

08 giugno 2007

ancora un incidente in bicicletta

Lunedì sera una socia di Ciclodi-Fiab, Daniela, è stata investita da un’auto mentre in bicicletta tornava a casa dal lavoro.

Questa volta siamo riusciti a conoscere la dinamica dell’incidente e purtroppo dobbiamo sottolineare che la causa è stata una macchina parcheggiata in divieto di sosta in prossimità di un incrocio. Daniela ha riportato una brutta frattura che richiederà un intervento e forse una lunga degenza. La campagna che Ciclodi-Fiab ha avviato da qualche mese nei confronti degli automobilisti che parcheggiano in modo selvaggio ha proprio lo scopo di far riflettere cosa può accadere abbandonando l’auto dove non è consentito.

Augurando a Daniela una completa guarigione ricordiamo ancora agli automobilisti, ma anche alle autorità addetti al controllo un decisivo impegno per garantire ai cittadini di muoversi in sicurezza.

20 maggio 2007

Toglietemi un dubbio...

L'altro giorno ho visto un signore parcheggiato in doppia fila in via San Bassiano che quasi, aprendo la portiera, faceva fuori una ciclista... l'ho visto sbraitare contro di lei perché era sulla strada e non sulla pista ciclabile...
Il signore aveva sicuramente torto (l'arroganza non ha veramente limiti) ma - mi chiedo - la signora aveva sicuramente ragione? Se c'è una pista ciclabile noi ciclisti siamo "tenuti", "obbligati" o semplicemente "invitati" a prenderla?
Dario dice che comunque la strada è di tutti, ma è anche vero che i pedoni non possono camminare in mezzo alla strada. O no?

19 maggio 2007

Da New York un blog sugli abusi nel traffico

Un pass sul parabrezza e l'auto è libera di dare fastidio, occupare posto indebitamente.

Molti sono chiamati pubblici ufficiali, ossia approfittano della loro (piccola/grande) carica per occupare abusivamente lo spazio pubblico.

Alla faccia degli altri cittadini, che pure lavorano. Sono politici, giudici, vigili urbani, membri della prefettura... Ma comunque è un problema solo americano.

Alcune auto sono addirittura messe sui marciapiedi.
I soci dell'associazione che promuove una mobilità alternativa e in particolare la mobilità ciclistica hanno fotografato 405 di queste violazioni. Ci sono anche più di 4000 commenti.


Il tutto su http://nyc.uncivilservants.org/

Cosa ne pensate? E se facessimo una sezione del blog in cui pubblicare le foto delle infrazioni più ricorrenti a Lodi?

13 maggio 2007

Quali commenti su Via San Bassiano?

Nei giorni scorsi si sono conclusi i lavori sulla ciclabile di Via San Bassiano. Come detto in un altro post del blog, il lavoro è stato complesso, sostanzialmente conforme al progetto sviluppato con la partecipazione degli abitanti del quartiere (vedi i verbali sul sito di Ciclodi-Fiab) e quindi, se pur perfezionabile, rispondente all'obiettivo di miglioramento della viabilità e mobilità locale.

Sul giornale locale, come sempre, è stata data molta enfasi alle posizioni critiche, sicuramente legittime, e poco al progetto o ad una verifica del consenso sullo stesso.

In realtà parlare del lavoro fatto non fa mai male ed è sempre di stimolo costruttivo. Riportiamo pertanto di seguito tutte le lettere che si sono succedute sul Cittadino sollecitando ulteriori contributi. Le pagine originali sono scaricabili di seguito.
E' da notare che le prime lettere sono state scritte a lavori non ultimati.

30/04/07 - lettera Emanuele Rigamonti
02/05/07 - lettera Andrea Boninella
04/05/07 - articolo il Cittadino (M.B.)
04/05/07 - comunicato Ciclodi-FIAB
07/05/07 - articolo il Cittadino (Silvia Carnevara)
09/05/07 - comunicato Ciclodi/Legambiente
09/05/07 - risposta de Il Cittadino
10/05/07 - lettera Enrico Furegato
11/05/07 - lettera Antenore Cafissi
11/05/07 - risposta de Il Cittadino
24/05/07 - lettera Emanuele Rigamonti
28/05/07 - lettera Luca Grossi

02 maggio 2007

Per noi è un buon lavoro

Alla fine è arrivata la ciclabile di Via S.Bassiano.
I lavori non sono ancora conclusi (finiranno questa o la prossima settimana) ma le polemiche sono gia' iniziate.
Di seguito la presa di posizione del consiglio Direttivo di Ciclodi-FIAB. La discussione e' aperta
.


La pista ciclabile ci voleva ed è un buon progetto: vanno considerati gli interessi di tutti .

Come per tutto quanto si fa a Lodi, anche la realizzazione della pista ciclabile delle vie Lodivecchio – S.Bassiano - Mazzini e Piacenza ha suscitato proteste. Ne abbiamo
letta una indignata, sfiduciata, arrabbiata. Questa lettera di protesta è arrivata prima della fine dei lavori, che si devono ancora concludere, e che vedranno ad esempio la posa della segnaletica verticale.
È ovviamente diritto di tutti esprimere le proprie opinioni, con i toni e gli argomenti che si preferisce. Ci sentiamo però di dare qualche consiglio per facilitare il confronto civile e democratico, ma anche aiutare a risolvere i problemi anziché esasperarli favorendo la confusione.


Il primo consiglio è quello del rispetto degli altri, di non pensare di essere gli unici dotati di buon senso, di non sentirsi sempre oggetto di un complotto di chi vuole dare danni e beffe agli altri. Per quanto abbiamo avuto modo di vedere, la progettazione della ciclabile di Via S.Bassiano è stata molto attenta, come impegno del progettista e dell’amministrazione comunale, ma anche della nostra associazione e di molti residenti della zona. Non a caso ci sono state quattro serate pubbliche di discussione e poi presentazione del progetto.


Il secondo consiglio è quello di non sottovalutare le competenze tecniche dei progettisti. Ad esempio il restringimento della sezione stradale, e il suo piccolo disallineamento, non è stato involontario, ma una scelta per cercare di diminuire la velocità dei veicoli. Non è certo un’azione risolutiva. Ma anche proporre un senso unico circolare in Via S. Bassiano e Via Gandini (facendo quindi arrivare le auto da Via S. Bassiano quasi in stazione…) non è una scelta senza punti deboli.

Il terzo è di cercare di vedere tutti i punti di vista. L’intervento in Via S. Bassiano e Via Mazzini è un intervento molto difficile, in quanto nella zona ci sono conflitti fra diverse esigenze: chi vuole camminare e pedalare in sicurezza lungo la via. Chi abita e vuole uscire ed entrare comodamente dal passo carraio o dalla propria strada che si immette sulla via principale. Chi vuole posteggiare l’auto davanti a casa. Chi vuole un congruo numero di parcheggi davanti alla propria attività commerciale, per se, per i propri clienti o per il carico/scarico merci. Chi vuole muoversi velocemente in auto lungo la strada (e anche questi sono tanti…). È facile vedere come queste esigenze sono in conflitto e tutte le esigenze non possono essere soddisfatte contemporaneamente. E’ necessario un compromesso. Il compromesso potrà non piacere a qualcuno, ma magari sapere come la pensano altri potrà servire per capire che magari la ragione e il torto sono distribuiti diversamente da quanto inizialmente si pensava.

Il quarto consiglio è quella di non aspettarsi la bacchetta magica dagli altri se non la si possiede personalmente. Nessun intervento è completamente risolutivo, soprattutto in situazioni complesse. Siamo d’accordo che oggi non tutto è risolto, che la pista ciclabile non ha portato la sicurezza assoluta lungo la strada. Però ha nostro parere ha complessivamente migliorato la situazione: prima era peggio, ora è meglio. Certo, in futuro servirà attenzione anche da parte dei ciclisti per capire come funziona la pista, per non usarla contromano sui due lati. Per capire che i pericoli non sono scomparsi.


Infine, invitiamo ad essere costruttivi. Alcuni aggiustamenti ci potranno essere. Capita così nelle opere progettate e realizzate dagli esseri umani. Non sono mai perfette, anche quelle in cui ci si pensa, ripensa, si discute e di ridiscute. Se si provano a fare proposte concrete magari si guadagna un po’ di umiltà nel criticare le proposte degli altri. Se ad esempio l’incrocio con Via Benedetto Croce è troppo pericoloso, si può proporre di arretrare di uno-due metri dall’incrocio l’inizio del parcheggio. Se effettivamente migliora la situazione, se ne vale la pena, noi siamo favorevoli.
Per concludere, noi siamo contenti che stata finalmente realizzata la pista ciclabile in via S. Bassiano e ci sembra un buon progetto. La pista ciclabile non ha dato tutta la strada a disposizione di pedoni e ciclisti, ha solo dato un minimo di spazio alle migliaia di ciclisti che ogni giorno ci passano e hanno anche loro qualche diritto. Speriamo che se ne facciano altre a Lodi, alla svelta, molte altre strade ne hanno bisogno.
Per il futuro, ci auguriamo che il confronto sia sereno e aperto. Come associazione che promuove l’uso della bicicletta a Lodi ed è abituata ad operare in modo civile e democratico, ascoltando le esigenze di tutti e non solo quelle dei ciclisti, siamo pronti ad ascoltare tutte le opinioni e a dire la nostra. A questo scopo abbiamo organizzato tante assemblee sul tema e abbiamo aperto un punto di discussione sul blog della nostra associazione. Ci piacerebbe che tutti provassero a ragionare considerando non solo il proprio interesse, ma quello dell’intera città, fra cui ci sono molti pedoni e ciclisti.

Il Consiglio Direttivo di Ciclodi-FIAB


28 aprile 2007

Bici e cortili a Lodi

Biciclette e Cortili: un binomio per migliorare la qualità della vita dell'ambiente di lavoro

Vedi una prima rassegna di foto di biciclette parcheggiate nei cortili di Lodi.

Mandate le vostre foto a galatola @ ciclodi.it per arricchire la rassegna. Le 2 foto si riferiscono a Corso Archinti 35 ed al cortile interno del Comune di Lodi

30 marzo 2007

Fiaccole e sicurezza. Una riflessione


La scorsa settimana si ricordava un problema di sicurezza stradale che non viene avvertito come altri problemi.
Come dicono i dati, in Italia ogni anno muoiono per omicidi circa 600 persone (In Italia si uccide meno che in tutti gli altri Stati europei: un omicidio ogni 92.000 abitanti nel 2002, in Germania uno ogni 90.000, in Gran Bretagna uno ogni 66.000 e in Francia uno ogni 49.000, senza parlare degli Stati Uniti in cui gli omicidi sono quattro volte rispetto alla media europea) per incidenti stradali circa 6000. Ma la percezione è diversa.

Quindi se si mettono le telecamere (la brillante idea è arrivata anche a Lodi) non è per rallentare le auto ma per prevenire la criminalità. E si fanno le fiaccolate per la sicurezza contro la criminalità, l'altra sera a Milano.

E succede che per la cera che le fiaccole lasciano sull'asfalto motociclisti (10) e ciclisti scivolano, cadono e si fanno male, non molto per fortuna. Pag. 7 di "Metro" del 28/3: La cera ha formato una patina scivolosa sull'asfalto già malmesso e reso viscido dalla pioggia...

27 marzo 2007

Bici-blog olandese

Nel sito di Repubblica è stato pubblicato un Foto-Blog di due fotografi olandesi Piet Osefius e Rob van Kleef


Vedi le Foto dal sito di Repubblica
Vedi le foto del Blog originale

Qualcuno ne ha trovati altri? Il tema si presta?

15 marzo 2007

E' giusto limitare la velocità?

Segnalo l'iniziativa di un socio della Fiab di Forlì al fine di discuterla nel merito e nelle forme
Edoardo Galatola



PETIZIONE
Ho appena ascoltato il politico di turno (non dico il nome, tanto potrebbe essere uno qualunque) in merito al problema dei morti sulle strade. 6.000 morti all’anno che, secondo i più sono dovuti a:
  • Alcol, Droga, Stanchezza, Discoteca, Telefonino, Distrazione,
  • Traffico, Strade insicure, Rotonde, Etc. etc

Ma queste sono solo cause secondarie: la causa vera, quella principale, quella che nessuno dice è un’altra: LE AUTOMOBILI VANNO TROPPO FORTE !!!!
Non esiste sul mercato nessuna auto che esce di fabbrica in regola con il limite di velocità massimo (130km/h).

TUTTE le auto attualmente in commercio vengono pubblicizzate per la loro potenza, velocità, grinta.
TUTTE le rubriche televisive e giornalistiche specializzate non fanno altro che presentare auto che sfrecciano ad altissima velocità su tratti di strada cittadini, ISTIGANDO A DELINQUERE.

Ho iniziato una petizione online per raccogliere firme per sensibilizzare il nostro governo a fare qualcosa.
Sono sicuro che le donne (tutte), gran parte dei padri di famiglia, e gran parte dei giovani con un minimo di testa saranno i primi a firmare.

CONTRO LA STRAGE QUOTIDIANA E CONTRO LA LOBBY DEI COSTRUTTORI DI AUTO CHE GUADAGNANO SULLA NOSTRA PELLE
FIRMATE QUI:

http://www.petitiononline.com/130KMH/petition.html

Grazie e saluti
Pier Vittorio Ricci

12 marzo 2007

Muore bimba travolta da un'auto a Paullo

Lunedì scorso, dopo 10 giorni di agonia, è purtoppo spirata la piccola Gilda, 10 anni, investita il giorno 23 Febbraio mentre attraversava Via Milano a Paullo, in un punto poco illuminato e senza strisce pedonali.

Questo terribile incidente mortale è per noi di “Paullo che Pedala” una chiara conferma delle nostre preoccupazioni sul livello di sicurezza delle strade paullesi e un chiaro segnale che anche nella piccola Paullo servono (urgono) interventi di moderazione del traffico e di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, in particolare lungo questo anacronistico rettilineo che attraversa la città, che è la via Milano.

Il posizionamento di dossi dissuasori in corrispondenza di cinque attraversamenti pedonali lungo la Via Milano è proprio uno dei punti del documento che stiamo preparando per formulare all’Amministrazione Comunale le nostre proposte in tema di moderazione del traffico e messa in sicurezza di percorsi ciclopedonali strutturati all’interno della città. Speriamo che il dialogo avviato con gli amministratori sia di buon auspicio per la realizzazione di interventi, anche sulla Via Milano, che evitino in futuro il ripetersi di tragedie immense come la morte di un bambino. Il nostro impegno è forte e continuerà ad esserlo, nel ricordo della piccola Gilda e pensando alle nuove generazioni.

Daniela Paraboschi

09 febbraio 2007

Pista ciclabile Corso Mazzini

A chi domandare la messa in sicurezza della pista ciclabile dalla gatta (semaforo) fino al ristorante il gattino (andando verso porta cremona)?

Il problema e' che continuamente vengono parcheggiate macchine e camioncini sulla pista ciclabile. Piu' volte pedoni e ciclisti hanno rischiato la vita. L'ultimo circa 10 minuti fa: un signore anziano in bicicletta stava per essere travolto da una macchina in partenza parcheggiata completamente sulla pista ciclabile. E' solo uno dei tanti (troppi) episodi quotidiani.

Non e' il primo appello che faccio, in quanto assisto quotidianamente a questo problema ed essendo anch'io un a ciclista spesso ho le stesse difficoltà (speriamo che non ci scappi il morto!!!!)

non ho nessun altro se non appellarmi a voi

buona giornata!

30 gennaio 2007

La vita (e la morte) dei ciclisti a Lodi


Leggo or ora questa news su Agendalodi.it

Pensionato in bicicletta investito ed ucciso a Lodi

Travolto da un motociclo in via Sforza

In un incidente stradale avvenuto verso le 16 di oggi, in via Sforza all’altezza dell’incrocio con via Montale, ha perso la vita Giuseppe Granata, 79 anni, che abitava a Lodi in via del Chiosino.
L’anziano era in sella alla sua bicicletta e stava dirigendo verso viale Milano. Nella stessa direzione viaggiava un camerunense, abitante a Lodi, con il suo motociclo Yamaha. L’africano ha urtato ed agganciato la bicicletta di Granata, facendolo cadere a terra.
L’uomo è stato immediatamente soccorso, ma è morto poco dopo il ricovero all’ospedale di Lodi. Dell’incidente si sta occupando la Polizia Locale, che ha indagato il camerunense per omicidio colposo.