15 marzo 2007

E' giusto limitare la velocità?

Segnalo l'iniziativa di un socio della Fiab di Forlì al fine di discuterla nel merito e nelle forme
Edoardo Galatola



PETIZIONE
Ho appena ascoltato il politico di turno (non dico il nome, tanto potrebbe essere uno qualunque) in merito al problema dei morti sulle strade. 6.000 morti all’anno che, secondo i più sono dovuti a:
  • Alcol, Droga, Stanchezza, Discoteca, Telefonino, Distrazione,
  • Traffico, Strade insicure, Rotonde, Etc. etc

Ma queste sono solo cause secondarie: la causa vera, quella principale, quella che nessuno dice è un’altra: LE AUTOMOBILI VANNO TROPPO FORTE !!!!
Non esiste sul mercato nessuna auto che esce di fabbrica in regola con il limite di velocità massimo (130km/h).

TUTTE le auto attualmente in commercio vengono pubblicizzate per la loro potenza, velocità, grinta.
TUTTE le rubriche televisive e giornalistiche specializzate non fanno altro che presentare auto che sfrecciano ad altissima velocità su tratti di strada cittadini, ISTIGANDO A DELINQUERE.

Ho iniziato una petizione online per raccogliere firme per sensibilizzare il nostro governo a fare qualcosa.
Sono sicuro che le donne (tutte), gran parte dei padri di famiglia, e gran parte dei giovani con un minimo di testa saranno i primi a firmare.

CONTRO LA STRAGE QUOTIDIANA E CONTRO LA LOBBY DEI COSTRUTTORI DI AUTO CHE GUADAGNANO SULLA NOSTRA PELLE
FIRMATE QUI:

http://www.petitiononline.com/130KMH/petition.html

Grazie e saluti
Pier Vittorio Ricci

7 commenti:

Anonimo ha detto...

La VELOCITA' è la PRIMA causa degli incidenti. Questa è una statistica nota a tutti. Per conoscenza, la SECONDA causa (dati di una statistica inglese) è la mancanza delle distanze di sicurezza. Il resto, sono percentuali basse e comunque, sono quasi sempre concause delle prime due.

Quando sento che tra le cause viene elencata la distrazione, la pioggia e la nebbia, vuol dire che non sanno di cosa stanno parlando!

Anonimo ha detto...

La velocita', o meglio, la differenza di velocita' in un impatto, è la causa prima degli incidenti gravi. In effetti distrazione o altro possono essere l'elemento iniziatore, ma la gravita' degli effetti dipende dalla incompatibilita' tra le velocita' dei mezzi collidenti.

Di conseguenza ben venga parlare di limitatori di velocita', dato che il falso concetto della liberta' individuale deve essere ricondotto a regole che non limitino la liverta' collettiva.

Il problema e' che non e' limitando le velocita' a 130 km/h che si risolva il problema: e' molto piu' pericoloso andare a 70 km/h in citta' (probabilita' di morte in un impatto gia' del 90%) che a 150 km/h in autostrada (con assenza di traffico leggero e separazione dei flussi).

Ne consegue che un limitatore di velocita' dovrebbe essere regolato a livello radar in funzione della tratta di percorrenza (soluzione tecnicamente fattibile neanche a particolari costi, ma politicamente piu' difficile). l'altra soluzione, piu' onerosa, ma piu' sicura, e' quella di costruire o modificare le strade in modo che la velocita' di percorrenza massima coincida con i limiti prefissati. Ovvero eliminare i rettilinei nelle provinciali strette o negli ingressi/attraversamenti dei centri urbani, prevedere rotonde, chicanes, parcheggi sfalsati per rompere la velocita', prevedere piazzole per gli attraversamenti pedonali, etc.

Non so se su un argomento cosi' grave sia giusto fare tali sofismi, dato che una campagna la si puo' fare anche per il suo impatto mediatico, ma ho sempre il timore di un effetto boomerang.

Comunque invio queste note a scopo di discussione e ribadisco che concordo pienamente sul principio di intervenire sulla limitazione della velocita' (se si vuole andare veloci e peraltro anche piu' rilassati c'e' il treno o l'aereo, mentre in citta' sono sempre piu' veloci la bicicletta o il mezzo pubblico).

A questo punto, perche' non intervenire anche sulle pubblicita'? Le pubblicita' delle auto sono ingannevoli sia per il messaggio (la potenza proposta non puo' essere erogata), sia perche' presentano ambienti di percorrenza ed usi della macchina assolutamente irrealistici. Non si potrebbe rivolgersi al garante della pubblicita'? e chiedere che siano vietate (come le sigarette) dato che l'auto puo' nuocere gravemente alla salute oppure comunque contingentarle?

Anonimo ha detto...

Dimostriamo che è concretamente possibile agire per prevenire. Non
limitiamoci a piangere chi non c'è più, a invocare misure repressive che
si sa in partenza (a partire da chi le emana) che non verranno applicate.
Facciamo in modo che razionali previsioni di legge si rispecchino poi
nella pratica effettiva e non invece che si affianchi al Codice della
strada "formale" un altro codice "materiale", che legittima comportamenti
lassisti e imprudenti. Introduciamo l'educazione stradale come materia
obbligatoria sin dalle scuole di grado inferiore.

Anonimo ha detto...

Edoardo,sei andato molto vicino alla soluzione, in quanto è verissimo che limitare la velocità di tutti i veicoli ad un determinato valore massimo, ad esempio i 130 km/h, sarebbe solo una soluzione parziale al problema e, per contro, farebbe alzare gli scudi alle case automobilistiche.

Hai detto bene, invece, dicendo che occorrerebbe adottare un sistema che limiti la velocità massima del veicolo a quel valore di velocità massima relativo a quella strada o tratto di strada che si sta percorrendo.

E guarda che la soluzione è di una semplicità disarmante, senza ricorrere a radar o cose simili....

in verità abbiamo già tutto quello che ci serve e lo stato non deve investire una lira.

Mi spiego.

molte macchien montano già di serie un dispositivo che si chiama CRUISE CONTROL.

Questo dispositivo, per come è concepito ora, fa sì che l'autoveicolo possa mantenere quella velocità stabilita da chi guida la vettura in quel momento.

Esiste anche il NAVIGATORE SATELLITARE, che è un aggeggino che ormai quasi ognuno di noi possiede, in grado di dirti il paese e il nome della via che stai percorrendo con il tuo veicolo.

Cosa manca quindi?......manca solo un aggeggino contenete il DATA BASE delle vie di tutti i paesi con associata la relativa velocità massima stabilita per quella via.

Quindi, ricapitolando:

A) il navigatore satellitare riconosce il paese e la via che stai percorrendo con il tuo veicolo e passa il dato all'aggegino contenente il DATA BASE;
B) il DATA BASE estrae il valore della velocità massima consentita per quella via o tratto di via e la comunica al CRUISE CONTROL;
C) il CRUISE CONTROL tiene sotto occhio la velocità dell'autoveicolo e come l'autista tenta di superare la velocità massima consentita per quella via interviene e non la fa superare.

Quanto costerebbe un affare che inglobi tutte queste tre funzioni?..non più di 300 € se montato di serie.....meno del costo di una verniciatura metallizzata...e zero investimenti per gli stati.

Io da parte mia ho iviato una petizione al Parlamento Europeo affinchè emani una DIRETTIVA che imponga che a partire dal 2010 non possano esere immatricolate sull'intero territorio europeo veicoli privi di questo sistema.

Ciao

Bertella@apricastudi.it

Massagrande Marco ha detto...

L'idea del satellitare che limita la velocità della macchina è geniale!! non vedo perchè non renderla di serie su tutte le auto obbligatoriamente. Un intervento così massivo comporterebbe un abbattimento dei costi di impianto. Chi decide di installarlo sulle macchine avrebbe giustamente assicurazioni meno care, non siete d'accordo??

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Unknown ha detto...

Sono passati 10 anni

Siamo tutti invecchiati di 10 anni

Migliaia di morti si potevano evitare.

Pazienza...ma finalmente leggete qui:

https://motori.virgilio.it/auto/obbligo-guida-assistita-su-le-auto-fumata-bianca-unione-europea/100916/?ref=libero


Ciao