12 novembre 2007

Raggiungere il polo universitario in bici è una roulette russa

APPELLO PRESSANTE ALLA PROVINCIA
RAGGIUNGERE IL POLO UNIVERSITARIO IN BICI È UNA ROULETTE RUSSA

Buongiorno, sono una ricercatrice milanese che lavora da settembre presso il Parco Tecnologico Padano.



Tutti i giorni arrivo da Milano a Lodi con il treno, poi inforco la mia bicicletta e pedalo verso il Polo universitario.

Tutto va bene, anzi ottimamente, finché mi muovo in città; purtroppo, però, ad un certo punto la mia strada incontra lo svincolo della tangenziale, da cui escono a velocità elevata camion e auto diretti a Lodi vecchio.
Proprio in questo tratto dove ce ne sarebbe più bisogno non esiste pista ciclabile; la ciclabile invece riprende "dal nulla" poco più avanti.

Il problema è ancora più grave, se possibile, al ritorno: infatti la sera (cioè, in questa stagione dalle cinque pomeridiane in avanti) la strada è poco e male illuminata; come se non bastasse, il povero ciclista ad un certo punto è costretto pure a spostarsi verso il centro della carreggiata per poter svoltare a sinistra ed entrare in città, mettendo così a rischio la propria incolumità.

Tutte le sere mi sembra di giocare alla "roulette russa"!! Anche perchè è noto che i fari delle biciclette funzionano solo quando il ciclista sta pedalando; poiché quando si sta al centro della carreggiata in attesa di svoltare a sinistra non si pedala, si è completamente al buio.
Vi invito a fare un sopralluogo sul posto per rendersi conto di persona della situazione.
Non credo che l' investimento economico per realizzare questo breve raccordo fra la pista ciclabile cittadina e quella che si snoda intorno al Polo universitario sia ingente: basterebbe asfaltare il sentiero in terra che si trova a lato della strada per trasformarlo in una pista ciclabile bidirezionale; credo che il tratto sia lungo solo poche centinaia di metri.

Credo infine di farmi portavoce di tutti i miei colleghi e gli studenti (sempre più numerosi) che frequentano giornalmente il Polo Universitario.

Cordiali Saluti,
Dott.ssa Bianca Castiglioni
Leggi anche la lettera inviata al Cittadino

Giriamo questo appello alla Provincia.