30 aprile 2008

E' possibile (a Stoccolma)

Il punto è che se uno se ne va qualche giorno all’estero e gira in bicicletta in una grande capitale del nord capisce che è possibile muoversi in modo diverso nelle città, in modo non solo più rispettoso dei limiti del pianeta, ma anche più bello.

Cose che si sanno, ma che si dimenticano presto, e si finisce per accettare che nelle nostre città si faccia così poco per le biciclette.

Come se, al ritorno da un viaggio, fosse un destino ineluttabile quello di sembrare un paese così arretrato.
Come se non fosse colpa di nessuno.
Come se non fossero tante piccole scelte o non scelte a condannarci a queste città letteralmente assediate dalle automobili, che relegano le biciclette in spazi miseri e in percorsi tortuosi.