28 maggio 2008

La pazienza dei ciclisti



Qualche segno che il periodo attuale non è proprio dei migliori c’era già stato. Sono tutti agitati, al limite di una crisi di nervi, pronti a sbraitare e a lamentarsi. Ecco il testo di una lettera inviata da un “collaboratore comunale” e pubblicata sul quotidiano locale Il Cittadino, intitolata “Cari ciclisti, la mia pazienza sta per finire”


Cari ciclisti, la mia pazienza sta per finire

Spett. redazione, scrivervi mi sembra ridicolo in quanto, essendo un vostro collaboratore, avrei potuto porvi le mie domande direttamente. Non sarebbero state lette però da chi vorrei. Vi chiedo: c’è un motivo particolare che invoglia i ciclisti (non tutti ma molti) a “salire” da Corso Adda; “scendere” per via Lodino; transitare in senso contrario la via Magenta e idem Corso Archinti? Nelle molte altre vie la cosa è comprensibile in quanto non pericolose ma per quelle citate forse bisogna essere in possesso di un “pass” particolare? Sono anch’io un ciclista convinto ma devo giocoforza usare la macchina per un’oretta tutti i giorni per la consegna pasti a domicilio agli anziani e quindi rischio sovente l’incidente con questi ciclisti indisciplinati che tra l’altro si permettono anche di insultare. Quando la mia pazienza sarà terminata saprò io dove mettergli la loro bicicletta. È chiaro che la domanda che vi porgo dovrei farla a qualche vigile magari nelle vicinanze. Quali vigili? Dove sono? Sicuramente avranno da fare cose più importanti. Ossequi a tutti.

Che dire ?

Dalle volgarità e dalle minacce usate ho i miei dubbi che sia un ciclista convinto. Inoltre, un ciclista convinto a Lodi di pazienza è abituato ad averne davvero tanta. E chi è ciclista a Lodi per forza, prima o poi, si troverà a percorrere un senso unico contromano: sono talmente tanti i sensi unici innaturali e che, se seguiti, obbligano a giri tortuosi e molto più pericolosi che è quasi impossibile muoversi per la città senza capitarci. Provare ad esempio a partire da Piazza Vittoria ed arrivare in bicicletta alle sede di Ciclodi-FIAB in Via Legnano 23 senza percorrere sensi unici contromano.


Chi lo sa’, magari un domani anche i ciclisti inizieranno a perdere la pazienza, spaccando i vetri alle auto posteggiate sulle piste ciclabili, i pedoni magari taglieranno i copertoni alle auto sui marciapiedi, i motorini daranno scarpate alle biciclette che procedono in doppia fila, i camioncini faranno a gara per investire i pedoni che attraversano fuori dalle strisce pedonali.

W l’Italia.

10 maggio 2008

Il paradosso di Via Gabiano

Invito tutti a osservare bene la foto qui sopra. La via è a doppio senso di circolazione. Le auto a quanto pare sulla destra possono parcheggiare (non ci sono cartelli), sulla sinistra no, ma parcheggiano lo stesso. Ad ogni modo, anche se sul lato sinistro non ci fossero auto, ci sono i bidoni della spazzatura e la campana del vetro. Non c'è uno straccio di marciapiede. I pedoni dove passano secondo voi? I passeggini, e le biciclette? Le carrozzine? Tutti in mezzo alla strada. Non voglio gufare, ma contando che c'è un viavai notevole di scooter impennanti di ragazzini, e di camion vari, prima o poi secondo me succede qualcosa. Alcuni residenti avevano proposto perlomeno di rendere la via a senso unico. Secondo me si potrebbero invertire i divieti e permettere di parcheggiare sul lato sinistro e non su quello destro, dove si potrebbe tentare di ricavare uno spazio per i pedoni. Che ne dite?

05 maggio 2008

Prima candelina

Un anno or sono, durante la giornata di Bimbimbici, venne inaugurato l’asse ciclabile Via Lodivecchio – Via Mazzini, e in particolare la nuova pista ciclabile di Via S.Bassiano. (vedi http://ciclodi.blogspot.com/2007/05/c-polemica-o-no-sulla-ciclabile-di-via.html)

Il giudizio di Ciclodi-FIAB allora fu positivo e lo rimane dopo un anno.

La pista ciclabile di San Bassiano è di gran lunga la migliore fra quelle presenti a Lodi (a chi non è d’accordo è consigliato un giro in Viale Pavia o Via Cavallotti…)

Come tutte le cose, anche in quelle ben fatte, degli aggiustamenti, dei ritocchi sono necessari.

In alcuni punti sono necessari miglioramenti.

Ad esempio all’incrocio con Via Salamina si potrebbe deviare leggermente il flusso per rallentare i ciclisti più spericolati (vedi foto su http://ciclodi.blogspot.com/2007/07/ciclabili-tutto-sbagliato-tutto-da.html).

Oppure in Via Lodivecchio davanti alle poste, il parcheggio abusivo è la regola.

Idem per le auto e i camion in Viale Piacenza nei pressi di Viale Lombardia (davanti al bar).

Oppure in Via Mazzini in fianco all’edicola il distributore se n’era andato, e la promessa era che lo spazio sarebbe stato destinato al passaggio della ciclabile, per risolvere almeno in parte il problema dei conflitti con i pedoni.

Non sono grandi cose, sono cose che si possono sistemare senza grandi sforzi: il disegno complessivo tiene, il progetto funziona.

Condividete questa opinione ?

Quali sono altri suggerimenti ?

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