26 novembre 2006

Incroci a rischio e strisce pedonali

Sul Cittadino del 21 novembre scorso è apparso un articolo dal titolo "Un viaggio nei punti più pericolosi della viabilità cittadina Le insidie nascoste tra incroci a rischio e strisce pedonali".

Fa piacere vedere che sul giornale cittadino siano affrontati temi seri normalmente negletti: oggi la strada è infatti la prima causa di morte accidentale in Italia e la prima in assoluto (comprese le malattie) per i giovani fino a 35 anni di età. Inoltre in città il 50% dei morti sono pedoni e ciclisti, che diventano quasi il 70% se si aggiungono i conducenti di ciclomotori. (Vedi approfondimenti nella sezione Sicurezza stradale del sito).

Data l'evidenza di queste cifre, non si capisce del tutto come il tema venga affrontato: sembra quasi che il pedone, dato che le strisce pedonali non sono rispettate non debba più attraversare la strada e che tra le cause ci sia anche "la forte mobilità ciclistica". Forse è bene ricordare che sulle strisce la precedenza ce l'ha il pedone, che l'automobilista che non le rispetta è fuori legge e che il rischio viene essenzialmente dall'eccesso di velocità.

Bene ha fatto il Comune a istituire le Zone 30, ma non è sufficiente: limiti di velocità e precedenze sugli attraversamenti pedonali devono essere fatti rispettare.
Perché allora non facciamo un concorso fotografico che documenti il mancato rispetto di questo diritto elementare? Potete pubblicare le foto sul Blog o inviarle a ciclodi @ ciclodi.it, così poi le trasmettiamo al Sindaco.

4 commenti:

Giuseppe Mancini ha detto...

Conosco bene la situazione di via Sforza e posso dire che la pericolosità di questa strada è aumentata col passare degli anni. Gli attraversamenti sono scorsamente illuminati di sera, il traffico è aumentato e la media della velocità degli automezzi non è certo diminuita.Un indicatore importante di questa situazione è quello che nell'ultimo censimento della mobilità ciclistica i passaggi delle biciclette in via Sforza sono diminuiti nonostante sia stata tracciata di nuovo la segnaletica della pista ciclabile. Noi abitanti di questa zona da tempo aspettiamo intervinti incisivi che vadano a modificare tale situazione di pericolo ma nel frattempo continuiamo ad aspettare che l'orrizzonte sia sgombro da automobili per attraversare
Un saluto a tutti
Giuseppe

Stefano ha detto...

Il problema al solito è che la pista ciclabile, che è solo una corsia ciclabile, è stata tracciata di fretta, senza badare se in alcuni punti (ad esempio sotto il sottopasso) la largezza scende a 80 cm, facendo rimanere il passaggio pericoloso.
Mancano anche gli attraversamenti ciclabili.
Basta un punto pericoloso per essere arrotati.
Certo, meglio quello che hanno fatto di di niente, ma si poteva senza grande sforzo fare di più, e rendere davvero e sicura appetibile il percorso su Via Sforza.
Non parliamo poi del tratto sul marcipiede, nella parte verso Milano...
Ciao
Stefano

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

good start