Carlo Levi diceva che Cristo si è fermato a Eboli. Noi possiamo dire che la Provincia di Milano si è fermata a Mombretto, tagliando fuori proprio la nostra città. Paullo è rimasta una "enclave" da dove si può uscire solo con un mezzo a motore.
31 marzo 2012
La lapide posta a Mombretto, dove MIBICI "muore"
Carlo Levi diceva che Cristo si è fermato a Eboli. Noi possiamo dire che la Provincia di Milano si è fermata a Mombretto, tagliando fuori proprio la nostra città. Paullo è rimasta una "enclave" da dove si può uscire solo con un mezzo a motore.
30 marzo 2012
Pedalata pro Ciclabile Paullo Mombretto
Si auspica una adesione numerosa.
Ritrovo ore 9:45 alla Casa dell'Acqua in Via Buonarroti 6 a Paullo.
Grazie
12 ottobre 2009
PALLINI VAGANTI
Dopo il ferimento di un’escursionista lo scorso anno, una campagna per vietare gli spari lungo il fiume I ciclisti vogliono riconquistare l’Adda Decine di appassionati alla passeggiata contro i cacciatori «Vogliamo che i percorsi ciclabili siano lasciati in pace».
A un anno dall’incidente, Pina Spagnolello, presidentessa di Ciclodi, afferma con decisione il diritto dei ciclisti a percorrere il Parco Belgiardino, da quest’anno per la prima volta vietato alle doppiette, e non solo. «Nel 2008 ero stata colpita al braccio da un cacciatore proprio all’uscita del parco, ma non sono l’unica vittima: altre persone hanno provato la mia stessa esperienza e si sono finalmente decise a raccontare l’accaduto, essendo venute a conoscenza di quanto è successo a me».
Un episodio quindi diventato un simbolo della lotta di Ciclodi contro i cacciatori, in cui si inserisce l’iniziativa “Pallini vaganti”. Organizzata ieri, non è stata soltanto una pedalata commemorativa lungo il percorso in cui è avvenuto l’incidente, ma è diventata l’occasione per ottenere risultati nuovi. Dopo aver conquistato l’imposizione del divieto di caccia nella zona dell’accaduto da parte della Provincia di Lodi, Ciclodi chiede di poter pedalare in sicurezza in tutti i percorsi lungo il fiume del Parco Adda Sud.
A questo proposito, Pina Spagnolello e molti altri ciclisti hanno iniziato a “scampanellare” in segno di protesta fin dalla partenza in piazza Castello, lanciando anche qualche petardo per riprodurre gli spari dei cacciatori. La pedalata si è diretta verso la Muzza per poi spingersi verso Nord, percorrendo un totale di una ventina di chilometri. Un’iniziativa presa in modo giocoso, dal momento in cui la presidentessa ha indossato il casco e occhiali antinfortunistici ancora prima di partire fino alla proposta scherzosa di «erigere una lapide nel punto dello sparo». Non sono però mancate delle critiche severe nei confronti dei cacciatori: «Manca il rispetto delle regole perché se esiste l’obbligo di sparare di spalle e a una certa distanza rispetto alle strade, a questo loro si devono attenere». La protesta non consiste però solo nel disturbare i cacciatori (e avvertirli della propria presenza) con lo scampanellio, ma diventa una vera e propria provocazione quando sono i ciclisti a infrangere le regole, passando nelle zone a loro interdette, in quanto riserve faunistiche venatorie. «Con questo vogliamo dimostrare quanto i mesi di settembre e ottobre siano ideali dal punto di vista climatico per pedalate di questo tipo, le quali vengono però vincolate da divieti perché sono proprio questi i mesi di avvio alla caccia». Ciclodi aspira così ad attirare l’attenzione e a realizzare un progetto futuro, quello di poter pedalare lungo le rive dell’Adda, evitando le solite piste affiancate alle strade trafficate, «al riparo dal rumore e dal pericolo degli spari».
08 gennaio 2009
31 agosto 2008
Ciclabile a ostacoli a Zelo BP: le fioriere crescono
Una ciclabile a ostacoli nel Lodigiano
Succede che dopo molti anni di attesa venga finalmente completato un collegamento ciclopedonale tra Zelo Buon Persico e Paullo e che subito dopo, con la scusa di garantire la sicurezza dei ciclisti, sulla ciclabile appaiano come funghi enormi fioriere che occupano la carreggiata dedicata a ciclisti e pedoni, trasformando una ciclabile bi-direzionale in un senso unico alternato e costringendo i ciclisti a fare pericolosissimi slalom per evitare gli ostacoli.
L'iniziativa è di alcuni privati che hanno pensato di "mettere in sicurezza" i propri passi carrai, per evitare collisioni con i ciclisti.
I ciclisti della zona con cui ci siamo confrontati sono inviperiti.
Abbiamo telefonato e scritto agli amministratori del Comune di Zelo Buon Persico (Assessore alla Viabilità), che hanno garantito un tempestivo intervento.
Ma le fioriere anzichè diminuire, aumentano di numero e di dimensione. Invitiamo i ciclisti del lodigiano a fare un giro per rendersi conto di persona di questa situazione veramente paradossale.
Daniela
25 luglio 2008
Auto in centro, era una bufala
Un articolo del Cittadino del 25/07/08 titolava:
Auto in centro, un mezzo sì dal comune
L’ipotesi è ancora tutta da discutere, l’Unione del commercio disposta a sedersi al tavolo per riflettere sulle opportunità.
Si apre uno spiraglio ma solo per l’inverno e nella fascia serale
La notizia era sconcertante. Non si capiva bene di cosa si parlasse.
La foto (sopra, del 1971) presentava un messaggio. Il titolo un altro. L'articolo un altro ancora.
Si parlava infatti di un'apertura della ZTL in orario serale e invernale senza specificare a chi e cosa significasse apertura. L'incontro con il Sindaco Lorenzo Guerini e l'Assessore alla mobilità Simone Uggetti nella nuova sede il 15 luglio scorso andava in tutt'altra direzione.
Abbiamo verificato l'attendibilità della notizia ed è arrivata immediatamente una presa di distanza dall'articolo.
Leggi la smentita pubblicata il 26/07/08.
Siamo contenti dell'impegno dichiarato, ma riteniamo necessario non abbassare la guardia. Crediamo che la foto della piazza di 36 anni fa (sopra) confrontata con quella di oggi (sotto) valga più di tante parole (spesso a vanvera).
24 giugno 2008
Ciclista multato a Verona, parlava al cellulare
Polemica a Verona per un multa inflitta a un ciclista che parlava al telefono mentre pedalava nel
centro storico della città. Secondo il comando dei vigili urbani Nicola Abati, 23 anni, avrebbe trasgredito l'articolo 173 del Codice della strada perché la bicicletta è un veicolo come un altro, e per ragioni di sicurezza entrambe le mani vanno tenute sul manubrio. Abati ha invece subito presentato ricorso, partendo dal presupposto che il ciclista vada piuttosto assimilato a un pedone, e non al conducente di un veicolo.Il comandante dei vigili urbani di Verona Luigi Altamura chiarisce di non avere nulla contro i ciclisti, ma di tenere solo alla sicurezza. "Il Codice della Strada - spiega Altamura - chiama la bicicletta velocipede e la ritiene un veicolo nel vero senso della parola e a tutti gli effetti". Il comandante ricorda che proprio due sere fa a Verona un ciclista distratto dal cellulare è finito contro una vettura procurandosi ferite molto gravi. "Sta crescendo inoltre - continua Altamura - il numero di persone che in bicicletta utilizzano Ipod o Mp3. Il pericolo è sempre in agguato. Bello e positivo usare la bicicletta ma non con la musica". Tuttavia i vigili hanno evitato di applicare il massimo della multa, limitandosi a una sanzione di 148 euro (il massimo è di 594 euro).
L'operato dei vigili ha la piena approvazione del sindaco di Verona Flavio Tosi, che assicura che "è stato improntato alla massima correttezza". "La scelta della polizia municipale è quella di prevenire ma quando è necessario bisogna intervenire - spiega Tosi - non farlo vorrebbe dire omissione di atti. E ciò che più conta creerebbero un grave precedente autorizzando chiunque a comportarsi fuori dalle regole".
La multa non è invece legittima secondo Danilo Di Luca, vincitore del Giro d'Italia del 2007. "Sono fuori di testa. Per prendere i soldi i comuni non sanno più che cosa fare...", commenta il ciclista. "Non si può rispondere al cellurare mentre si pedala? - aggiunge Di Luca - Beh, intanto con la mia bicicletta da passeggio in questo momento sto rispondendo al cellulare su una pista ciclabile e vorrei proprio vedere un vigile che mi ferma e che mi dice che rischio di mettere sotto qualcuno, io...".
Cosa ne pensate?
16 giugno 2008
In ricordo di Luigi Riccardi
Di seguito alcune foto di Gigi a Lodi. In fondo è possibile leggere e inserire un pensiero o un ricordo. Altre foto e ricordi sul sito FIAB
Ciclostaffetta, settembre 2005
Con Bianchi, aprile 2006
In Piazza Vittoria, aprile 2006
Sede Provincia, aprile 2006
Con Pina e Ongaro, aprile 2006
Con Pina e Uggetti, aprile 2006
A Roma, nel novembre 2005 con Pina e Paolo Fabbri